La sala conferenze dell’Archivio di Stato ha faticato a contenere il numeroso pubblico che ha assistito, lo scorso 25 novembre, alla proiezione del docufim “una storia per la Storia”: quella di Maria, contadina povera di Mottola che a vent’anni sposa Antonio, possidente terriero e fin dal primo giorno di nozze è fatta oggetto di umiliazioni, violenze fisiche e psicologiche dal marito e dalla sua famiglia, che non aveva gradito l’umile matrimonio.
Scrive Maria nel verbale di denuncia del 1925:
“Basti dire che nella prima notte di matrimonio, dopo due o tre ore che ero insieme col mio sposo, si presentò qui in Mottola, dove avevamo messo stanza, la detta mia suocera e mostrando le sue meraviglie che il figlio stesse a letto con me, lo obbligò ad alzarsi ed a seguirlo nella sua casa colonica (…). Io, quand’essi si allontanarono, venni chiusa in casa, ed il catenaccio che assicurò la porta dall’esterno venne aperto l’indomani (…)".
Il docufilm è stato presentato dalla direttrice dott.ssa Valentina Esposto e da Angela Mazzia, avvocato componente della Commissione Educazione Legalità del CNF.
Il prof. Antonio D’Itollo già Provveditore agli Studi di Taranto e di Foggia, docente di Diplomatica generale presso la Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Bari, nella sua ricca relazione ha illustrato la valenza educativa del progetto, frutto della felice sinergia tra Archivio di Stato, Ordine degli Avvocati di Taranto e i tre istituti scolastici “G. Ferraris”, “Pitagora” e “Cabrini”.
Ha arricchito la manifestazione la presenza del consigliere della Regione Puglia dott. Antonio Paolo Scalera che nel suo saluto ha sottolineato l’importanza dell’azione educativa svolta insieme alle giovani generazioni per prevenire episodi, come quelli drammatici che in questi giorni hanno riempito le cronache nazionale, e combattere ogni forma di violenza.
La mattinata è stata chiusa dalle piccole Francesca Fumarola e Chiara Monteleone che hanno letto la favola de “La coccinella Giulia” per ricordare a ciascuno, in una data sognificativa come quella per l’eliminazione della violenza contro le donne, il valore inestimabile della Libertà.
